Presentazione dell'opera
Progetto Tessadri
Le “Memorie” di Orazio Tessadri
Nato nel 1790 e morto nel 1867 Orazio Tessadri viveva in una casa padronale in località Prè a San Polo di Lonato, dove, assieme ad alcuni figli e alla moglie Marianna Carella (una nipote di Vittorio Barzoni), coltivava alcuni terreni di proprietà.
Agricoltore di vecchio stampo, ma dotato di una certa cultura, aveva sempre manifestato idee piuttosto conservatrici. Idee che si identificavano nel rispetto della religione, delle tradizioni e del quieto vivere sociale.
Mal disposto nei confronti di ogni novità, considerò comunque l’Austria, alla quale Napoleone aveva ceduto i domini della Repubblica di Venezia, una potenza che poteva assicurare sicurezza e ordine pubblico.
Le sue convinzioni quindi non collimavano con quelle manifestate dal compaesano Giacomo Attilio Cenedella (più giovane di lui di circa 11 anni) il quale nelle sue “Memorie storiche” sosteneva a spada tratta i nuovi impulsi di libertà e di indipendenza diffusi dalla Rivoluzione Francese.
Forse per far sentire anche la voce del proprio pensiero politico il Tessadri nel 1843 decise di impugnare a sua volta la penna e nel corso degli anni produsse tre volumi manoscritti che alla lettura odierna si presentano ricchissimi di preziose notizie.
A partire dagli anni ’70 del secolo scorso il contenuto di queste Memorie è stato pubblicato parzialmente in alcuni opuscoli o trascritto occasionalmente, a livello di alcuni brani, in altre opere di storia locale.
Il primo libro, che si presenta rilegato e ben conservato, si apre con brevi cenni autobiografici dell’autore, cui fanno seguito alcune considerazioni sui motivi della caduta della Repubblica di Venezia. Il manoscritto prosegue con la narrazione di alcuni gustosi episodi di vita lonatese avvenuti al tempo della Serenissima, per poi concludersi con la trascrizione di una parte delle Memorie di Giacomo Attilio Cenedella, quelle relative agli avvenimenti accaduti in Lonato nel 1796 e negli anni successivi.
Quello che Orazio Tessadri chiama “il secondo libro” in realtà si presenta come un insieme di documenti parzialmente fascicolati e di svariata natura. Si ha anche l’impressione che qualche scritto sia andato perduto o volutamente asportato, visto che molte delle note che si sono conservate non trovano corrispondenza nel testo.
Il manoscritto descrive i fatti più salienti avvenuti in Lonato tra il 1807 e il 1843, anno, quest’ultimo, in cui era morto Vittorio Barzoni, zio di sua moglie. L’autore dedica molte pagine e si sofferma in modo particolare su questo grande lonatese e sui suoi familiari.
Il terzo libro è da ritenere senz’altro il più importante in quanto, sotto forma quasi di diario, riporta notizie e commenti su quanto stava succedendo in Lonato e nelle zone limitrofe nel periodo compreso fra il 3 febbraio 1848 ed il 30 settembre 1849, mesi, come sappiamo, densi di importanti avvenimenti politici e militari che determinarono quella che è ricordata come la Prima Guerra d’Indipendenza.
Il racconto di Orazio Tessadri, basato sull’osservazione diretta degli avvenimenti, si propone in maniera quasi telegrafica, ma chiara e precisa, attirando l’attenzione anche di uno studioso del Risorgimento italiano, Costantino Cipolla, che ne ha riportato ampi stralci nell’opera da lui curata “Don Pietro Boifava. Un patriota nel cattolicesimo sociale italiano”.