Pasqualigo Sacchi nob. conte Giuseppe - Lonato Fra Storia e Arte

LONATO FRA STORIA E ARTE
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Pasqualigo Sacchi nob. conte Giuseppe

Scaffale aperto


Giuseppe Pasqualigo, nato a Venezia il 14 aprile 1828, si laureò in medicina presso l’Università degli Studi di Bologna. A causa della sua partecipazione ai moti di   Padova del febbraio del 1848 e a quelli di Mestre dell’ottobre successivo, fu costretto a emigrare prima in Piemonte e successivamente (1855) nel Canton Ticino.
 
  Dopo un breve soggiorno a Padova tornò nuovamente in Piemonte. Prese parte alle sommosse in Romagna e combatté nell’esercito sabaudo in tutte le successive guerre d’indipendenza in qualità di capitano medico.
 
 Cultore di studi letterari e storici, svolse intensa attività di scrittore affrontando prevalentemente problematiche relative all’igiene e alla medicina.
 
  Socio di numerose accademie italiane e straniere, fu fregiato di alte onorificenze.
 
  Morì di angina pectoris a Burano il 31 dicembre 1887.
 
  Resta da scoprire il motivo per cui Giuseppe Pasqualigo fosse presente a Lonato (e se vi avesse un qualche incarico) nel 1873, anno in cui vide le stampe la sua opera Lonato e suoi contorni. Monografia storico-medico-statistica.
 
  Il frontespizio, contrariamente a quanto si legge sulla copertina, riporta un titolo leggermente diverso: Lonato e contorni. Monografia storico-medico-statistica. Altra modifica risulta stampata sulla pagina successiva, sulla quale leggiamo: Lonato e suoi contorni. Monografia storico-fisico-statistica.
 
  Il volume, che di seguito riportiamo integralmente, fu pubblicato a cura del Comune di Lonato dalla Tipografia Luigi Bignotti di Castiglione delle Stiviere.
 
  La sua stampa fu motivo di un’aspra polemica fra Giacomo Attilio Cenedella, Giuseppe Pasqualigo ed il Comune stesso. Il Cenedella non solo accusò il Pasqualigo di avere palesemente ricavato e copiato tutte quelle notizie dal manoscritto delle sue Memorie Storiche Lonatesi, ma se la prese violentemente anche con il Comune il quale fu accusato di aver rifiutato la pubblicazione di quelle Memorie, per favorire invece chi le aveva proditoriamente plagiate.  
 
  Come lui stesso ebbe ad affermare nel corso di un intervento all’Ateneo di Brescia, il Cenedella aveva prestato i suoi appunti al Pasqualigo il quale aveva affermato che se ne sarebbe servito per la stesura di una relazione sul paese di Lonato da inviare a un Ministero.
 
  Se mi posso permettere alcune considerazioni, non vedo che interesse potesse avere avuto un’alta istituzione governativa a commissionare una relazione per conoscere fatti storici, climatici, notizie sulla qualità del suolo e sulle qualità fisiche e morali degli abitanti di un piccolo paese come Lonato. Inoltre il Pasqualigo nel suo volume non fa alcun cenno al fatto che quel suo lavoro doveva essere destinato a un Ministero.
 
  Direi quindi che in questo caso sarebbe lecito quanto meno dubitare un po’ della correttezza del sig. Pasqualigo, il quale potrebbe aver approfittato dell’ingenuità del Cenedella per “sfruttare” a proprio favore il suo lavoro.[1]
 
  Di questo ovviamente non abbiamo prove, ma sull’argomento sarebbe interessante sentire anche l’opinione dei nostri eventuali lettori che sono invitati ad intervenire, soprattutto se sono portatori di nuovi elementi atti a chiarire un po’ la faccenda.   
 
Altre opere di Giuseppe Pasqualigo (elenco non esaustivo)
 
Compendio storico della Repubblica e Cantone Ticino dall’epoca dei Romani ai nostri giorni;
 
Sulla necessità dell’erezione d’una Pia Casa di ricovero e d’industria nel Cantone Ticino;
 
Biografia dello scultore ticinese Vincenzo Sommaini;
 
Dei pregiudizi popolari in fatto di storia, medicina, fisica, politica e religione;
 
Cenni ed osservazioni medico-pratiche sopra il cholera-morbus, 1855;
 
Guida storico artistica di Lugano e dintorni, 1855;
 
Compendio storico della Città e Diocesi di Padova fino al 1200, 1859;
 
Del servizio medico militare in Italia, 1867;
 
Della condizione delle mediche scienze presso il popolo ebreo, innanzi alla cattività babilonese, 1870;
 
Delle malattie ed imperfezioni fisiche simulate dagli iscritti di leva, 1875;
 
Del modo di provvedere Padova d’acqua potabile abbondante, 1882;
 
Storia popolare della Repubblica di Venezia, 1888.  
 
Bibliografia
 
A. de Gubernatis, Dizionario biografico degli scrittori contemporanei, Firenze, Le Monnier, 1879.
 
L’Ateneo Veneto, rivista mensile di Scienze, Lettere ed Arti, serie XII, vol. I, Venezia, M. Fontana, 1888, p. 185.
 
 
g.p.
 

 

   
 
[1] Per chi volesse approfondire questo aspetto della vicenda si rimanda alla lettura del capitolo settimo del volume di Ivano Lorenzoni “Vòlto alla mia patria” Fonti e documenti per la storia di Giacomo Attilio Cenedella, edito dall’Ateneo di Brescia nel 2011.
 
Si veda anche Giuseppe Gandini, Lonato, dalla pieve di San Zeno alla basilica minore di San Giovanni Battista, Lonato, Tipolitografia Franceschini, 2004, p. 302.
 
Un commento su questa vicenda lo ha espresso anche Emilio Facchini nella sua opera Lonato nella geografia e nella storia, Lonato, Tipografia Ferrari, 1928, pp. 17 e 18.
 
 







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